Mostra “il legno che non bruciò ad Ercolano”

Dal 14 Dicembre 2022 fino al 31 Dicembre 2023 presso la Reggia di Portici è possibile ammirare la mostra denominata “La Materia, il legno che non bruciò ad Ercolano”.

Una mostra unica nel suo genere, che accoglie oltre 120 reperti in legno carbonizzato, ritrovati intatti ad Ercolano. In particolare, si tratta di porte, finestre, tramezzi, mobili, casse, letti e pezzi di antiche imbarcazioni. 

Un patrimonio rimasto intatto per anni, grazie anche alla particolare dinamica dell’eruzione che travolse Ercolano. 

Infatti, Ercolano a differenza di Pompei, non venne immediatamente seppellita dalla pioggia di cenere e lapilli. Ma fu colpita solo successivamente, da un potente flusso piroclastico (vapore acqueo, gas ad altissime temperature) che distrusse l’intera città in pochi minuti. Questa particolare dinamica dell’eruzione ha permesso di ritrovare integri numerosi materiali, come il legno. Ma anche parte delle case di Ercolano, che non crollarono come Pompei sotto il peso della pioggia di lapilli. 

Informazioni sulla mostra “La materia”

La mostra ubicata appunto alla Reggia di Portici è prodotta dal Parco Archeologico di Ercolano. 

Il costo del biglietto d’ingresso è di 5 Euro.

Ma è stato realizzato un biglietto integrato che comprende non solo la visita alla mostra “La Materia”, ma anche alla Reggia di Portici, all’ Herculanense Museum, all’Orto botanico e al Parco Archeologico di Ercolano. 

I biglietti possono essere acquistati sia sul sito ufficiale www.centromusa.it, sia presso le biglietterie del Parco Archeologico di Ercolano e della Reggia di Portici. 

Il giorno di chiusura per la visita alla mostra è il Lunedì. 

Gli orari d’ingresso dal 14 Dicembre 2022 al 27 Marzo 2023 sono i seguenti:

Gli orari d’ingresso dal 28 Marzo 2023 sono i seguenti:

La mostra è articolata tra varie sale, tutte rigorosamente attinenti al tema della mostra,  la materia, il legno.

Sono esposti non solo reperti in legno ritrovati ad Ercolano, ma anche attrezzi antichi utilizzati, appunto, per la lavorazione del legno ( ascia, martello, sega).

Oltre a 250 frammenti del tetto in legno, incredibilmente conservati, della casa del Salone dei Marmi. E persino lo scheletro di una piccola imbarcazione, utilizzata probabilmente per la pesca, esposta come se fosse immersa realmente nell’acqua.