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Pompei non fu abbandonata dopo l’eruzione del 79 d.C.

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Una scoperta sensazionale è quella che è stata effettuata in questo caldo Agosto 2025, nell’insula Meridionalis degli scavi di Pompei.

La città antica non fu abbandonata dai Pompeiani sopravvissuti dopo la catastrofica eruzione del Vesuvio, che la distrusse e sepolse completamente. Ma secondo questa scoperta, fu rioccupata dagli stessi e da addirittura altri popoli.

La scoperta è stata effettuata durante i lavori di messa in sicurezza, consolidamento e restauro dell’Insula meridionalis. Dove sono attualmente in corso indagini archeologiche nel livello -2 (piano terra), allo scopo di mettere in sicurezza le coperture voltate degli ambienti sul fronte meridionale.

La nuova scoperta della rioccupazione Pompeiana

I ritrovamenti effettuati durante in nuovi scavi hanno evidenziato la presenza di livelli di frequentazione post-eruttiva.

Si presume che i sopravvissuti che non avevano modo di ricominciare una nuova vita altrove, ma probabilmente anche altre popoli ( senza dimora ed in cerca di un posto dove insediarsi), avevano provato a rioccupare l’area devastata dall’evento vulcanico, nella speranza anche di ritrovare oggetti di valore.

Una situazione questa che si protrasse fino al V secolo d.C. quando l’area venne completamente abbondonata, probabilmente per il verificarsi una nuova eruzione.

I Pompeiani, quindi, sconvolti e senza dimora tentarono di ritornare nella loro terra. Cominciando ad abitare stabilmente tra le rovine dei piani superiori riaffioranti ancora tra la cenere. Infatti, Pompei, oltre ad un posto dove vivere, offriva la possibilità di scavare nel sottosuolo, dove si potevano trovare oggetti di valore. E per queste stesse ragioni che anche altri popoli decisero di stanziarsi in questo luogo fino al V secolo d.C.

L’indagine compiuta nell’insula Meridionalis ha permesso di riportare alla luce frammenti ceramici di lucerne, pezzi di iscrizioni, marmi, ed altri elementi tipici della fase tardo-antica del V secolo d.C. Facendo riemergere la Pompei post catastrofe del 79 d.C.

L’ipotesi della rioccupazione da parte dei Pompeiani

In realtà, gli archeologici avevano da sempre ipotizzato che Pompei fosse stata rioccupata dai Pompeiani sopravvissuti dopo l’eruzione, ma fino ad oggi nulla di rilevante era riemerso.

Lo stesso Imperatore Tito tentò di promuovere una rifondazione di Pompei e Ercolano e di recupare i beni di chi non aveva lasciato eredi per darli alle “città afflitte”. Ma, il tentativo di rifondazione fu un fallimento, in quanto il sito non diventò mai più il centro vitale che era stato prima dell’eruzione.

Quindi si presume che questo tentativo di rioccupazione fu solo un agglomerato dove le persone vivevano in condizioni precarie, senza le infrastrutture e i servizi tipici di una città romana. Ciò non impedì che questa forma di insediamento si protraesse fino alla tarda età antica, ovvero fino al V secolo d.C., quando, forse in concomitanza con un’altra devastante eruzione (detta “di Pollena”), venne definitivamente abbandonata.

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