La Villa dei Misteri è situata al di fuori delle mura di Pompei a nord della città, su una collinetta che anticamente godeva di una splendida vista direttamente sul Golfo di Napoli.
E’ rimasta sepolta insieme al resto della città di Pompei per quasi 2000 anni sotto una fitta coltre di cenere e lapilli. Quando nel 79 d.C. una violenta e catastrofica eruzione del Vesuvio causò la distruzione di molte città Vesuviane, tra cui Pompei.
L’eruzione fu preceduta da diversi segnali premonitori, come scosse sismiche, fumarole e piccoli terremoti, ma le persone dell’epoca non riuscirono a capire che cosa stava per accadere.
Nel corso di due giorni, le ceneri e le pietre vulcaniche si riversarono sulla città di Pompei, seppellendo case, strade e le persone che vi abitavano. L’eruzione fu così violenta e devastante che Pompei rimase sepolta sotto la cenere fino alla scoperta che avvenne nel 1748.
Tra queste scoperte vi è appunto la Villa dei Misteri, una tra le ville più belle e ricche di Pompei.
La Villa
La villa inizialmente a carattere residenziale fu successivamente trasformata, dopo il terremoto del 62, in villa rustica. Utilizzata per la produzione e la vendita del vino, con l’installazione di torchi adoperati per la spremitura dell’uva.
E’ una delle dimore più grandi e lussuose di Pompei. La Villa è famosa soprattutto per i meravigliosi dipinti alle pareti rinvenuti nella zona del triclinio, da cui prende il nome la Villa dei Misteri.
La struttura della Villa dei Misteri
La Villa appoggiava su un terrapieno sostenuto da un criptoportico con arcate cieche, che veniva utilizzato anticamente come deposito.
Vi si accedeva mediante una strada secondaria e l’ingresso era situato nella zona rustica della Villa, che portava ai vari ambienti servili, come la cucina, il panificio e il forno.
La Villa dei misteri era immensa con numerosi cubicola, un peristilio con sedici colonne, un atrio maggiore senza colonne ma finemente decorato alle pareti, un tablino affrescato con pareti nere e piccoli dipinti di ispirazione egiziana, una veranda vista mare.
Ma la zona di maggior pregio di tutta la Villa era il triclinio (la sala da pranzo) con affaccio sul mare.
Gli Affreschi
Il triclinio della Villa dei Misteri di Pompei è affrescato con un grande dipinto che copre tutte e tre le pareti della stanza. Che raffigura un rito misterico in dieci sequenze, lungo 17 metri e alto 3 metri.
Nella parte centrale del dipinto è presente Dionisio insieme alla sua sposa Arianna. Si è supposto che molto probabilmente quest’ultimo voglia raffigurare un rito di iniziazione.
La villa presenta delle pareti laterali con raffigurazioni di fauni, menadi, figure femminili e figure alate impegnate durante lo svolgimento di alcuni riti.
I ritrovamenti
Durante gli scavi furono ritrovati numerosi reperti soprattutto nella parte rustica della dimora, tra cui un torchio poi successivamente ricostruito con un testa di ariete che veniva utilizzato per la spremitura dell’uva.
E la statua di Livia vestita da sacerdotessa, oggi conservata nell’Antiquarium.