La casa del tramezzo di legno fu riportata alla luce durante gli scavi archeologici eseguiti ad Ercolano, dopo che una violenta eruzione del Vesuvio del 79 d.C. la seppellì completamente insieme ad altre case.
La scoperta della casa su eccezionale, la dimora fu ritrovata con la parete divisoria in legno ancora perfettamente intatta. Nonostante fosse rimasta imprigionata per secoli sotto una coltre di fango alta 20 metri.
La struttura della casa
La casa del tramezzo di legno di Ercolano si trova nella insula III, nei pressi delle terme centrali.
Originariamente la dimora era strutturata su due livelli, testimoniato anche dalla presenza di travi in legno ancora visibili all’esterno della casa, che anticamente sostenevano una vecchia balconata al secondo piano di cui era dotata la dimora.
All’ingresso della casa del tramezzo di legno troviamo un piccolo corridoio che conduce direttamente nell’atrio. Decorato con affreschi alle pareti che riproducono l’ambiente del teatro e pavimentato con tessere in mosaico bianco.
Al centro come in tutte le case romane vi è impluvium, cioè la vasca per la raccolta dell’acqua piovana. Dinanzi all’impluvio fu ritrovata una mensa di marmo, che veniva utilizzata per esporre durante banchetti e festeggiamenti vasi e metalli preziosi.
Il tramezzo di legno
Dall’atrio si aprono una serie di ambienti tra cui il tablino, ossia l’ufficio del proprietario di casa, separato da quest’ultimo grazie ad una porta in legno, appunto il tramezzo di legno di cui prende il nome l’intera dimora.
Il tramezzo era una grande parete in legno divisa in tre parti, due laterali più piccole e una centrale più grande, decorata con borchie in bronzo che servivano anticamente per appoggiare le lampade.
Tutto intorno all’atrio vi erano altre stanze, le cubicole, tra cui una pavimentata a motivi geometrici con mosaico in bianco e nero di cui sono ancora visibili i dipinti alle pareti.
Una rete carbonizzata di un letto in legno, invece, fu ritrovata in un altro ambiente della casa.
Accanto al tablino si accede poi al triclinio invernale, ricco di stupendi decori alla pareti realizzati anch’essi con il classico colore rosso pompeiano.
La casa del tramezzo di legno di Ercolano era dotata anche di uno stupendo peristilio colonnato su tre lati con al centro il giardino. Il portico del peristilio era decorato con meravigliosi affreschi che riproducevano una fontana circondata da anatre, da un serpente e una testa di bue.
Attraverso il peristilio si poteva accedere al piano superiore e a una serie di stanze utilizzate come ambienti di rappresentanza.