Il Teatro Grande di Pompei è stato completamente sepolto dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., che ha distrutto la città di Pompei e conservato il suo patrimonio culturale per secoli.
Un’eruzione catastrofica quella che avvenne il 24 Ottobre (secondo le ultime scoperte effettuate a Pompei) e definita Pliniana, perché venne descritta da Plinio il giovane in una lunga lettera indirizzata all’amico Tacito.
Un eruzione che non lasciò scampo a nessuno e che travolse la città di Pompei con cumuli di cenere e lapilli. Imprigionando per oltre 2000 anni case, templi, strade, teatri, ville e i resti dei suoi abitanti sotto una fitta coltre di materiale vulcanico.
Patrimonio che è stato scoperto e riportato alla luce solo nel 1748 grazie al lavoro di Carlo III di Borbone.
Il Teatro grande di Pompei dove trovarlo e per cosa veniva utilizzato
Il Teatro Grande si trova nella parte sud-est della città antica, vicino al Tempio di Iside e al Quadriportico dei Teatri, esattamente lo troviamo nella Regio VIII.
Si può raggiungere sia accedendo dall’ingresso di Piazza Esedra – Porta Marina Inferiore che dall’ingresso di Villa dei Misteri – Porta Marina superiore.
Il teatro, uno dei meglio conservati al mondo di tutta l’epoca Romana, veniva utilizzato anticamente per ospitare spettacoli di teatro, musica, danza e gladiatori.
Non a caso ancora oggi ospita numerosi concerti e spettacoli di artisti nazionali e internazionali che si svolgono ogni anno nel Parco Archeologico.
Il Teatro Grande nel corso della sua storia fu più volte restaurato, inizialmente i lavori interessarono solo la zona della cavea che venne ampliata di 10 metri.
Successivamente in epoca augustea, il teatro venne ristrutturato completamente grazie ad una delle famiglie più importanti di Pompei. Che, probabilmente, si occupavano della coltivazione di viti, come testimoniato da un’incisione ritrovata.
La struttura del Teatro Grande di Pompei
Il Teatro grande di Pompei, ha una forma a ferro di cavallo, la parte della gradinata venne costruita su costone di una collina per sfruttarne la pendenza.
Il pubblico sedeva nella cavea, la quale era divisa in:
- Ima cavea che era riservata ai funzionari dell’antica Pompei ed era rivestita con lastre in marmo
- Media cavea, la zona più grande e che sfruttava una migliore visuale del palco riservata alle corporazioni.
- Summa cavea, destinata al resto della popolazione, che occupava solo una piccola parte della cavea.
Oltre alla cavea, in epoca augustea, vennero realizzati anche dei palchetti, destinati agli ospiti d’onori. Questi godevano di un accesso riservato posizionato ai lati del palcoscenico, per evitare a quest’ultimi le code che si formavano per l’accesso al teatro.
Al centro del Teatro grande vi era la zona riservata all’orchestra. Che poteva essere raggiunta mediante due passaggi coperti, uno di destra raggiungibile dal foro triangolare l’altro di sinistra raggiungibile da Via Stabia.
Il palcoscenico alto all’incirca un metro e mezzo, poteva essere raggiunto dagli attori mediante due scale.
Molto probabilmente durante il periodo estivo veniva coperto mediante l’utilizzo di un velarium.
Durante gli scavi all’interno del teatro grande di Pompei vennero ritrovate numerose fontane e ninfei probabilmente utilizzati per ornare tutta la zona del teatro.