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Affresco di Ercole ad Ercolano

Il collegio degli Augustali di Ercolano

Affresco di Ercole ad Ercolano

Il Collegio degli Augustali, uno dei luoghi di culto principale degli antichi abitanti di Ercolano, venne seppellito sotto una spessa coltre di fango durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

E fu ritrovato solo nel 1740 durante gli scavi archeologici eseguiti da Roque Joaquin de Alcubierre.

Durante l’eruzione Ercolano venne completamente sepolta con oltre 20 metri di materiale vulcanico che si solidificò a seguito del potente flusso piroclastico che investì la città e gli Ercolanesi.

Solo dopo 1700 anni, a seguito dello scavo accidentale per esecuzione di un pozzo, vennero ritrovati i primi resti dell’antica città di Ercolano. Scavi che dopo poco riportarono alla luce anche il famoso collegio degli Augustali.

Che cos’è il Collegio degli Augustali

Il collegio degli augustali di Ercolano sorge nell’insula VI. Si ritiene sulla base di una dedica di due fratelli fatta ad Augusto ed incisa su una lastra di marmo, ancora conservata all’interno del collegio, che quest’ultimo possa essere stato la sede del collegio degli Augustali. Tesi maggiormente confermata dal ritrovamento di una serie di graffiti incisi su una delle colonne che componevano la struttura, che riportavano la dicitura: “ Vi invito a votare nella curia Augustana”.

incisione su lastra di marmo ritrovata
nel collegio degli Augustali di Ercolano


Il collegio degli Augustali disponeva di due accessi: uno principale collocato sul decumano massimo e l’altro collocato lungo il cardine III.
Nel momento in cui si accede ci si ritrova in un’enorme sala, dove al centro sono collocate quattro imponenti colonne che dividono questo enorme spazio in tre navate. Sul fondo in posizione centrale tra le quattro colonne si trova il sacello Augustale.

Il saccello Augustale


Il sacello, probabilmente, fu realizzato solo dopo il terremoto del 62 e divenne uno dei luoghi di culto degli abitanti di Ercolano. Era pavimentato con marmi policromi africani ed intorno alle tre pareti fu realizzata una zoccolatura in marmo, oggi solo in parte visibile perchè strappata durante gli scavi borbonici.

Ciò che colpisce maggiormente del sacello sono i meravigliosi affreschi in quarto stile che raffigurano scene mitologiche. Come quella di Ercole che guarda verso Acheloo che ha rapito Deianira, la sua futura sposa e in un altro viene raffigurato l’apoteosi di Ercole con Minerva e Giunone sullo sfondo di un arcobaleno.

Nel collegio Augustale, molto probabilmente dopo il terremoto, venne costruita adiacente al sacello una camera che veniva utilizzata dal custode come cella ostiaria.
All’interno della cella durante gli scavi eseguiti da Maiuri, venne ritrovato un letto in parte in legno e in parte in muratura, dove fu rinvenuto il corpo carbonizzato del custode a faccia in giù.

Il collegio degli Augustali di Ercolano ha lasciato alla storia vari reperti tra cui: un tavolino rotondo in legno con i piedi raffiguranti dei cani levrieri, un boccale, una conchiglia. E una serie di statue, alcune di queste riproducono i componenti della famiglia di Marco Nonio Balbo utilizzate probabilmente per una propaganda politica.