Il foro di Pompei sorge nella Regio VII, si raggiunge facilmente mediante l’ingresso di Piazza Esedra ed è una delle prime cose che si possono visitare una volta entrati negli Scavi.
Impossibile non vedere il foro, è il punto focale di Pompei ed anche nell’antichità era così, infatti, il foro per gli antichi Pompeiani rappresentava la piazza centrale del paese, quella più importante, dove si svolgevano tutte le manifestazioni politiche, religiose e commerciali.
Proprio per la grande importanza che rivestiva, nel foro venne realizzato il Tempio di Giove, dedicato alla triade Giove, Minerva e Giunone e alla cui spalle in asse sorge maestoso il Vesuvio.
Tutto intorno ad esso, sorgevano i principali luoghi di culto degli antichi Pompeiani come il Santuario di Apollo, il Santuario dei lari pubblici e il Tempio di Vespasiano, nonché tutte le botteghe e le attività commerciali.
Tra quest’ultime vi era il macellum dedicato alla vendita e alla pulitura del pesce e i granai del foro, che svolgevano la funzione di mercato della frutta e della verdura. I granai del foro, oggi, sono diventati il più importante magazzino degli scavi di Pompei dove vengono custoditi oltre novemila reperti, tra cui anfore, pentole, brocche, bottiglie, tavole di marmo e fontane.
La piazza del foro ha una forma rettangolare lunga 143 metri e larga 38 metri.
Originariamente era stata realizzata in terra battuta, solo nell’età imperiale venne pavimentata con lastre di travertino e rialzata con due gradini che la trasformarono in area pedonale, interdetta al passaggio dei carri.
Su tre lati era cinta da un grande porticato, di cui oggi rimane solo qualche colonna, in quanto fu quasi completamente distrutto dall’eruzione del 79 d.C.