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Ingresso casa dell'atrio a mosaico di Ercolano

Casa dell’atrio a mosaico di Ercolano

Ingresso casa dell'atrio a mosaico di Ercolano

La casa dell’atrio a mosaico fu seppellita con il resto della città di Ercolano, durante l’eruzione del Vesuvio del 24 Ottobre del 79 d.C.

Un eruzione violenta, improvvisa che non diede nemmeno il tempo ai suoi abitanti di mettersi in salvo.

Ercolano venne investita da fango e da una colata piroclastica, che la coprì interamente conservandola intatta per secoli fino al ritrovamento causale del 1738.

La struttura della casa dell’atrio a mosaico

La casa dell’atrio a mosaico di Ercolano si trova nell’insula IV. Prende il nome dal particolare pavimento a mosaico di cui era composta l’intera dimora.
Era una delle case più ampie di Ercolano, con una metratura solo del piano inferiore di 1200 metri quadri ed era strutturata su due livelli. Probabilmente la casa fu creata dall’unione di tre o quattro case più piccole.

L’ingresso della casa dell’atrio a mosaico presentava un pavimento con un mosaico in bianco e nero. Colori che vennero ripoposti anche nell’atrio, qui però il mosaico fu realizzato con una caratteristica forma a scacchiera e al centro come in tutte le case tipiche romane vi era l’impluvium.
Attualmente il pavimento dell’atrio si presenta con una particolare ondulazione, dovuta alle scosse di terremoto causate dall’eruzione del Vesuvio che fece cedere la struttura portante della pavimentazione.

Impluvium casa dell'atrio a mosaico Ercolano


Successivamente ad esso troviamo il tablino, ossia l’ufficio del proprietario, pavimentato con marmi colorati. A differenza degli altri presenti nelle altre dimore, questo tablino era composto da una grande aula e due piccole navate , probabilmente l’intenzione del proprietario era ricreare una piccola basilica interna alla casa.

Il giardino della casa dell’atrio a mosaico

Un’altra particolarità della casa dell’atrio a mosaico di Ercolano era il giardino, colonnato su tre lati e al centro vi era una vasca. Tutto intorno ad esso si affacciavano una serie di ambienti, tra cui vi era una veranda in legno ( ancora visibile) pavimentata anch’essa con mosaico e dipinta con particolari affreschi che riproducevano scene mitologiche. Nella veranda della casa dell’atrio a mosaico furono rinvenuti una serie di quadretti, alcuni andati distrutti, come parte della pavimentazione durante gli scavi borbonici.
Da quest’ultima si accedeva poi nelle altre stanze della casa, dipinte con il classico colore rosso pompeiano.

Le stanze più belle della casa dell’atrio a mosaico si affacciavano sul lato mare. Queste presentavano un bellissimo pavimento con mosaico bianco e cornice nera ed erano dipinte su fondo bianco con numerosi affreschi.
In questa parte della casa, fu realizzato un immenso salone che si affacciava mediante una grande terrazza direttamente sul golfo di Napoli.