Dipinta sulla parete di fondo del peristilio di una lussuosa casa di Via dell’Abbondanza a Pompei. La Venere in conchiglia rappresenta una dei tesori archeologici riportata alla luce durante gli scavi.
Un affresco imponente di oltre 10 metri che raffigura la dea completamente nuda adagiata su una conchiglia bianca trasportata dalle onde circondata da due amorini. E nelle estremità laterali ritroviamo a destra una fontana in marmo con degli uccelli adagiati sopra, mentre a sinistra il Dio Marte protettore di Pompei.
Un dipinto meraviglioso che dà l’illusione ottica a chi accede nel peristilio dell’omonima casa di ritrovarsi di fronte al mare.
Ma in tanti si chiedono qual’è il significato di questo straordinario affresco, che cosa si voleva simboleggiare?
Scoprilo qui nella nostra guida o nella tua visita a Pompei, grazie all’aiuto di esperta guida turistica.
Ogni angolo, ogni casa a Pompei è ricca di storia che vale la pena di scoprire. Tra queste c’è proprio la casa della Venere in conchiglia, quindi non soffermarti ad ammirare solo la bellezza dei numerosi affreschi che ornano Pompei, ma scopri il vero significato di ognuno di loro insieme a chi li conosce perfettamente.
Qual’è il significato dell’affresco?
L’affresco della protettrice di Pompei riproduce Venere nuda distesa all’interno di una conchiglia bianca vestita solo di bracciali, cavigliere d’oro e di un diadema tra i meravigliosi capelli ricci.
Il dipinto vuole rappresentare la nascita della dea simbolo della fertilità e della bellezza dalla spuma del mare accompagnata da due amorini. Con accanto il suo amante Marte, anch’esso protettore di Pompei.
Tutto questo in una cornice che richiama non solo il mare ma anche la natura. Per proiettare chi osservava il dipinto in un angolo di paradiso ricco di molte specie di piante ed uccelli presenti a Pompei durante le varie stagioni.
Tutto questo in un elegante scenario, tra piante ornamentali che decoravano il giardino antistante e le colonne del peristilio tipiche del mondo greco-romano.
La casa della Venere in conchiglia
La casa della Venere in conchiglia si trova non lontana dall’anfiteatro di Pompei. Sorge nella famosa Via dell’Abbondanza dove si affacciavano le case più lussuose di Pompei e numerose botteghe.
Fu riportata alla luce durante gli scavi archeologici solo nel 1952.
Ed apparteneva ad una ricca famiglia Pompeiana, i Satrii, particolarmente conosciuta in città per la loro candidatura alle maggiori cariche politiche durante le elezioni.
Come tutte le dimore tipiche Pompeiane, la casa della Venere in conchiglia era composta da un ingresso formato dall’atrio, dove al centro era presente l’impluvium che serviva per la raccolta dell’acqua piovana. Inoltre c’era il tablino cioè l’ufficio del proprietario di casa, in cui erano conservati i documenti più importanti. Ed il triclinio in cui erano posizionati tre letti che venivano utilizzati per accogliere gli ospiti e cenare con questi ultimi.
Ma l’ambiente più suggestivo e rappresentativo tra tutti era senz’altro il meraviglioso peristilio. Formato da un rigoglioso giardino e un portico colonnato su due lati da alte colonne dipinte in bianco e in giallo oro.
Attorno al peristilio si affacciavano vari ambienti ed è proprio lì che sorge il meraviglioso affresco. Tutto ruotava intorno al peristilio che fu progettato per divenire il fulcro dell’intera dimora e per permettere ai vari ospiti che accedevano di ammirare l’imponente affresco della Venere.