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Il rosso Pompeiano originariamente era giallo ocra?

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Il rosso pompeiano è uno dei colori più iconici e affascinanti dell’antica città romana di Pompei.

Utilizzato ampiamente negli affreschi e nelle decorazioni degli edifici, questo pigmento rosso intenso ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte e della cultura romana. Diventando il colore simbolo di Pompei e delle altre città vesuviane distrutte dall’Eruzione del Vesuvio del 79 d.C. 

Il rosso pompeiano, noto anche come “rosso di Pompei”, “rosso inglese” rosso Ercolano” veniva realizzato con la polvere di cinabro, un minerale di mercurio solforato. 

Questo pigmento però oltre ad essere raro, era anche molto costoso e nocivo per la salute a causa della presenza del Mercurio. 

Per questo motivo fu successivamente sostituito con il vermiglione, l’ocra rossa e il rosso Marte, ottenuti dall’ossido di ferro. 

Ma recenti scoperte hanno messo in discussione l’ampio utilizzo del Rosso Pompeiano nelle città di Pompei affermando addirittura che in realtà si tratterebbe di un giallo ocra. 

Scopri tutti i dettagli nella nostra guida o nella tua visita a Pompei chiedi ad una guida esperta di spiegarti la reale natura del Rosso Pompeiano.  

Utilizzo del Rosso Pompeiano

 

Con i suoi toni accesi ed intensi il rosso Pompeiano è divenuto il colore simbolo di Pompei, il colore che contraddistingue questa antica città. 

Per i Pompeiani era il simbolo della passione, dell’amore, del potere e della ricchezza. Per questo veniva ampiamente utilizzato non solo per decorare le pareti delle case ma anche per dipingere gli oggetti quotidiani. 

Era ad esempio utilizzato negli affreschi murali, che  venivano spesso dipinti con sfondi rossi o con figure e dettagli colorati in rosso pompeiano. Ma veniva utilizzato anche per evidenziare particolari elementi architettonici o decorativi, creando contrasti visivi accattivanti. 

E non solo, i Pompeiani lo usavano anche per decorare gli oggetti quotidiani come ceramiche, vasi e statue, per conferire loro un un aspetto elegante e sofisticato. 

Il rosso Pompeiano insomma era divenuto per i Pompeiani il simbolo dell’arte e lo impiegavano spesso come emblema di ricchezza e maestosità. 

Il rosso Pompeiano era giallo Ocra?

Recenti scoperte però hanno messo in discussione l’esistenza del Rosso Pompeiano. In particolare, è uno studio condotto dal Cnr che ha fatto emergere questo retroscena sulla reale esistenza del colore simbolo di Pompei. 

Lo studio, infatti, dimostra che la tinta cromatica del rosso Pompeiano in realtà deriva da un’alterazione del colore causata dai gas e dalle alte temperature sprigionate durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. 

Secondo lo studio del Cnr, il rosso Pompeiano  in effetti è un giallo ocra. Divenuto rosso a causa del calore intenso sprigionato dai gas durante l’eruzione del vesuvio che hanno modificato il pigmento del colore giallo rendendolo rosso. 

Questa particolare caratteristica del giallo ocra che a contatto con il calore diviene rosso era anche conosciuto dagli antichi Romani. Infatti come descritto da Plinio e Vitruvio, usavano spesso scaldare il giallo ocra per renderlo rosso. Al fine di  decorare e dipingere le pareti delle proprie case, per conferire maggiore ricchezza agli ambienti. 

Ma non solo, lo studio condotto dal Cnr ha messo in discussione anche il reale numero delle pareti delle case che sono state dipinte utilizzando il vero Rosso Pompeiano.  

Secondo gli esperti, le pareti attualmente avvertite come rosse sono 246 e le gialle 57 ma, stando ai risultati, in origine dovevano essere rispettivamente 165 e 138. 

Quindi poco più della metà di quelle che oggi osserviamo come rosse, originariamente erano state realmente dipinte con il rosso pompeiano. Mentre tutte le altre derivano da un’alterazione cromatica del giallo ocra.  

Uno studio, quindi, che stravolge completamente l’utilizzo di questo colore simbolo di Pompei e che mette in discussione la storia e la cultura di questa antica città. 

Il caso della Villa dei Misteri

Villa dei Misteri di Pompei

La stessa Villa dei Misteri luogo simbolo e prestigioso di Pompei, famosa in tutto il mondo per lo straordinario triclinio decorato su le tre grandi pareti con l’utilizzo del rosso Pompeiano è stata messa in discussione. 

Secondo i massimi esperti, però, la Villa dei Misteri non sarebbe da annoverare tra quelle che hanno subito un’alterazione cromatica dovuta al calore. E che quasi certamente quelle pareti erano rosse anche in origine. Si tratta secondo Wallace del  rosso Pompeiano autentico, di quelli più cari. 

Quindi si può dire che almeno il prestigio e la ricchezza di questa famosissima domus sia stata salvata dalle continue ricerche che ruotano intorno ad una delle città più importanti del mondo.

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