Continuano i terremoti nei Campi Flegrei, dopo un periodo di calma è nuovamente ricominciato lo sciame sismico nei comuni dei Campi Flegrei. Soprattutto, nella zona della Solfatara, dove continuano ad essere registrati altri terremoti anche di rilevante intensità.
E ritorna il pensiero per tutti: vulcanologi e cittadini residenti di una possibile super eruzione del grande vulcano.
Eruzione che se dovesse manifestarsi potrebbe essere anche peggio di quella avvenuta a Pompei nel 79 d.C.. Addirittura i massimi esperti parlano di una super eruzione con un’energia 10 volte superiore a quella di Pompei.
La grande caldera in stato di quiescenza dal 1538 presente nel Golfo di Pozzuoli in Provincia di Napoli continua a incutere paura. Soprattutto nella zona rossa che comprende i comuni di Bacoli, Pozzuoli, Monte di Procida e Quarto per intero. E parte dei Comuni di Giugliano in Campania, di Marano di Napoli e di alcune municipalità di Napoli.
Il livello di allerta passato da Verde a Giallo a causa dei continui terremoti che stanno affliggendo la zona dei Campi Flegrei, ha indotto le autorità ad adottare un piano di evacuazione nel caso in cui il livello di allerta dovesse ancora aumentare.
Ciò che viene costantemente monitorato al momento è il livello di innalzamento del suolo causato dal bradisismo, che nell’ultimo mese ha raggiunto un nuovo record.
Nuova scossa di magnitudo 3.6 del 16/10/2023
Nelle ultime settimane la situazione si era in parte placata i terremoti si erano arrestati, ma non il sollevamento del terreno che ha superato un nuovo record.
Il bradisismo ha comportato un aumento del terreno di 20 centimetri, un nuovo primato dopo quello avvenuto nel 1984.
Questo breve periodo di calma, dopo gli intensi terremoti che hanno raggiunto magnitudo 4.2 nelle zone dei Campi Flegrei ad inizio Ottobre, aveva riportato nuovamente serenità nella popolazione residente.
Ma gli esperti si aspettavano un nuovo ritorno degli eventi sismici, a causa del bradisismo che non si era affatto attenuato, anzi il terreno sta continuando a sollevarsi a ritmi sostenuti.
E le nuove scosse di terremoto degli ultimi giorni confermano la tesi degli esperti.
I sismografi hanno registrato nuove importanti scosse soprattutto nella zona della Solfatara e di Pozzuoli che hanno raggiunto magnitudo 3.6 nella giornata del 16 Ottobre. E che sono state avvertite nettamente anche in molti comuni di Napoli.
Al momento il livello di attenzione è massimo e gli studiosi si stanno concentrando sul monitoraggio del livello del suolo.
Anche se la situazione potrebbe via via riassestarsi, come fu durante lo sciame sismico che colpì i Campi Flegrei nel 1984.
Terremoto Campi Flegrei 1984
Anche nel 1984 i Campi Flegrei furono interessati da un imponente attività sismica.
I terremoti furono intensi e raggiunsero un magnitudo massimo di 3.8, si registrò anche in quel caso un notevole sollevamento del terreno. Ma poi la situazione si placò con la diminuzione dei terremoti che cessarono del tutto nel 1985.
Per poi riprendere dopo circa 20 anni di calma nel 2005.
Quindi non è la prima volta che i Campi Flegrei sono stati interessati da un aumento dei terremoti che poi si sono completamente arrestati, per riprendere nuovamente.
E’ già avvenuto nel 1984 e nel 2005.
Ed è ciò che potrebbe avvenire oggi o almeno si spera, anche se l’aumento dei terremoti e soprattutto del bradisismo sta preoccupando la popolazione residente e gli organi competenti.
Che temono che potrebbe manifestarsi un’eruzione peggiore di quella che seppellì completamente le città di Pompei, Oplonti, Boscoreale e Stabia durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Per tale motivo nelle ultime settimane si sono attivati organizzando un grande piano di evacuazione della popolazione presente nella zona rossa dei Campi Flegrei.