Era il 24 Ottobre del 79 d.C. quando improvvisamente il Vesuvio iniziò ad eruttare cenere e lapilli, seppellendo i tetti delle case di Pompei, Stabia e Oplonti. Ercolano collocata alle pendici del vulcano, invece, non venne inizialmente investita dai lapilli. Ma distrutta, solo successivamente, da un potente flusso piroclastico che fece morire tutti i suoi abitanti in un solo istante.
La tremenda eruzione devastò la città di Ercolano, coprendo case, templi e gli Ercolanesi con metri di materiale vulcanico. Ritrovati solo accidentalmente nel 1738 durante lo scavo di un pozzo.
L’eccezionale scoperta della città di Ercolano ha lasciato alla storia un immenso patrimonio, costituito non solo case, dipinti, statue, botteghe e infissi ancora perfettamente conservati.
Ma anche una grande quantità di gioielli, pietre preziose, cammei, perle e gemme che ci fanno capire come Ercolano fosse una città ricca e le donne che l’abitavano amavano il lusso.
Ercolano, infatti, per la sua posizione alle pendici del Vesuvio e a picco sul mare era frequentata e abitata da nobili famiglie. Era la meta prediletta di tanti antichi Romani, che si recavano ad Ercolano per trascorrere le proprie vacanze. Una città piccola ma lussuosa, che seguiva le mode del tempo ed era sempre aggiornata sulle novità.
Le donne di Ercolano amavano in particolar modo il lusso, i gioielli e indossavano pezzi elaborati e sofisticati. Gioielli che hanno indossato fino all’ultimo giorno della propria vita. Quando l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. cancellò in un attimo le proprie vite.
Eruzione che ha seppellito tutto, ma non è stata in grado di cancellare la storia e il vissuto dei suoi abitanti, come dimostrano i continui ritrovamenti che vengono effettuati.
I gioielli di Ercolano indossati fino alla morte
Tanti sono stati i gioielli ritrovati ad Ercolano durante le opere di scavo. Molti rinvenuti all’interno delle fornici, nei pressi dell’antica spiaggia di Ercolano.
I 300 abitanti che si recarono in prossimità del mare per tentare di mettersi in salvo dall’eruzione del Vesuvio, indossarono e portarono con sé gli oggetti più preziosi, simbolo non solo economico ma anche affettivo.
Emblematico è stato il ritrovamento di uno scheletro di una donna, definita come la signora degli anelli, che nel tentativo di mettersi in salvo portò con sè un paio di orecchini, due bracciali, una borsetta di monete ed indossava due splendidi anelli d’oro con pietre preziose.
O il caso del fuggitivo che venne travolto alle spalle dal flusso piroclastico che arrivò improvvisamente e che custodiva tra le proprie mani un sacchetto in tela con i suoi oggetti più preziosi.
I gioielli per le donne e gli uomini di Ercolano erano tutto, rappresentavano un legame economico, d’ appartenenza e di contraddistinzione.
Grazie a questi ritrovamenti è stato possibile capire e conoscere la storia delle donne e degli uomini che abitavano l’antica Ercolano.
I gioielli per le donne di Ercolano
Le donne di Ercolano erano nobili e facoltose, amavano il lusso, i gioielli ed erano attente alla moda del tempo. Adoravano indossare gli oggetti più pregevoli fatti con oro, argento, corallo e pietre preziose, spesso decorati con perle e smalti colorati.
In particolare, utilizzavano orecchini a forma di gancio o cerchio, o a forma di animale come serpenti o uccelli.
Indossavano lunghe collane fatte di perle e fili d’oro o argento intrecciati, decorate con conchiglie o medaglioni.
Braccialetti ma anche anelli fatti in oro, argento e bronzo, spesso incastonati con pietre preziose.
Per le donne di Ercolano i gioielli non rappresentavano solo un lusso ma anche un simbolo d’appartenenza a una famiglia o a un gruppo sociale. Li indossavano per qualsiasi ricorrenza ma anche nella loro normale quotidianità.
I gioielli simbolo di status sociale e credenza
I gioielli ad Ercolano non erano solo oggetti di moda ma avevano un significato anche simbolico.
Le collane, ad esempio, potevano rappresentare lo status sociale della donna che le indossava, mentre gli anelli potevano simboleggiare l’amore o l’appartenenza a una famiglia o a un gruppo sociale.
Anche il materiale con cui erano prodotti aveva un significato preciso.
L’oro, ad esempio, poteva essere indossato solo da persone nobili e di alto rango, mentre l’argento da chi era divenuto libero dalla schiavitù, i cosidetti liberti. Il ferro, invece, solo dagli schiavi.
Insomma i gioielli ad Ercolano rappresentavano un simbolo di distinzione ed appartenenza, ma erano spesso associati anche a credenze religiose e magiche.
Non mancavano orecchini a forma di serpente, animale associato alla dea romana della fertilità, o amuleti che ritraevano Venere, simbolo di fertilità e di buon auspicio.
Cammei e pietre con inciso altre divinità come Salus, Nemesis e Genius.
Persino i bambini potevano indossare gioielli, più semplici ma altrettanto preziosi, poiché oltre ad essere realizzati con fili d’oro, gli oggetti venivano anche abbelliti con vere perline.
Ciò ci fa capire come nell’antica Ercolano le credenze legate ad una determinata divinità o animale fossero forti. E i suoi abitanti le esprimevano indossando i gioielli più preziosi.
Ancora oggi questa tradizione e amore per i gioielli rimane. Non a caso Ercolano, insieme ad altre città vesuviane, è una delle principali città nel mondo specializzate nella produzione di preziosi cammei e gioielli. Apprezzati non solo nelle città Campane ma anche nel resto del Mondo.
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