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Eruzione del Vesuvio: rischio imminente?

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I continui terremoti che stanno affliggendo negli ultimi mesi i Campi Flegrei preoccupano non poco i tanti turisti che si recano quotidianamente a visitare il Vesuvio e  il sito archeologico più grande d’Italia, Pompei. 

In tanti si chiedono se questi continui terremoti possono provocare una possibile eruzione imminente del Vesuvio visto la vicinanza dei due vulcani. 

La risposta è chiara e rassicurante, il rischio di un’imminente eruzione del Vesuvio legata alla situazione dei Campi Flegrei è da escludere categoricamente. 

Come accennato nel precedente articoloCampi Flegrei: c’è un collegamento con il Vesuvio?”, il Vesuvio e i campi Flegrei non sono connessi tra di loro per la diversa struttura dei due vulcani. Quindi non sussiste alcun pericolo né per la popolazione residente né tanto meno per i numerosi turisti che affollano ogni giorno Pompei e lo stesso Vesuvio. 

La situazione attuale dei Campi Flegrei è totalmente distinta da quella del Vesuvio. 

Il Vesuvio monitorato speciale

Il Vesuvio viene monitorato 24 ore su 24 dall’Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ingv. 

E al momento non si registrano fenomeni indicativi di una possibile ripresa a breve termine dell’attività eruttiva.

Il monitoraggio del Vesuvio viene effettuato attraverso appositi strumenti che misurano i parametri geofisici e geochimici. Come la sismicità, i cambiamenti della forma del vulcano, la composizione e la temperatura dei gas vulcanici. E dagli ultimi esami non sono stati riscontrati cambiamenti legati al bradisismo e ai continui terremoti che stanno interessando i Campi Flegrei. Quindi allo stato attuale non sussiste alcun pericolo di un’imminente eruzione del Vesuvio. 

Al momento il vulcano si trova in stato di quiescenza caratterizzato solo da attività fumarolica e bassa sismicità. 

Questo stato di quiescenza dura da 80 anni, da quando avvenne l’ultima eruzione del Vesuvio del 1944, che distrusse in parte Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio. 

Da allora il vulcano più temuto al mondo è entrato in una fase di riposo che continua ancora tutt’oggi.

Perchè il Vesuvio è considerato il più pericoloso al mondo

Quindi perchè il Vesuvio è conosciuto come  il Vulcano più pericoloso al mondo se vive uno stato di quiescenza così profonda?

Purtroppo questo stato di quiescenza del Vesuvio che dura da così tanti anni è una delle ragioni per cui il vulcano viene considerato uno dei più pericolosi al mondo. 

Quest’ultimo, infatti, è famoso per le sue eruzioni di natura esplosiva violente e devastanti, come quella che avvenne nel 79 d.C.. E purtroppo questa lunga fase di quiescenza potrebbe provocare un’eruzione ancora più potente di quella di 2000 anni fa. 

Ma non è l’unica ragione, ai piedi del pericoloso vulcano vivono oltre 3 milioni di persone e una possibile eruzione potrebbe provocare una catastrofe senza precedenti. Ancora più terribile di quella del 79 d.C. che distrusse Pompei, Ercolano e Stabia. 

Per tale ragione il Vesuvio è uno dei vulcani più studiati e monitorati al mondo. Il monitoraggio è fondamentale per mettere in atto nei tempi dovuti un’evacuazione completa di tutta la popolazione residente ai suoi piedi. 

Quindi al momento non c’è alcun pericolo di un’imminente eruzione del Vesuvio. Che non preoccupa nemmeno la popolazione che si trova al disotto delle sue pendici, che continua spensierata la propria vita. Una possibile eruzione verrà annunciata anticipatamente e verranno messi in atto tutti i piani di evacuazione già depositati.

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