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Curiosità sul Vesuvio: i miti e le leggende legate al vulcano

Curiosità

Famoso per la catastrofica eruzione del 79 d.C. che distrusse Pompei, Ercolano e le altre città Vesuviane, il Vesuvio ha sempre attratto la curiosità di tantissimi turisti. 

Non solo perché è il vulcano attivo più pericoloso d’Italia, ma anche per i miti e le leggende legate alla sua storia. 

Il Vesuvio, il cui nome deriva da Vesevius una parola di origine indoeuropea, è situato in Campania. 

Ai tempi dei romani era un verdeggiante e innocuo monte, tanto da essere definito dai latini, come Iuppiter Vesuvius, Iuppiter Sommanus, il cui nome lo avrebbero legato al divino Zeus e al Monte Olimpo. 

vesuvio

Divenuto famoso nel mondo per l’improvvisa e letale eruzione del 79 d.C., rappresenta il  simbolo di Napoli, di Pompei e di tutti i Napoletani. 

Ma la storia del Vesuvio è sempre stata avvolta da un’atmosfera di mistero e di fascino fin dai tempi antichi.

La sua imponente sagoma e la sua storia legata a eruzioni catastrofiche hanno alimentato numerosi miti e leggende che si sono tramandati nel corso dei secoli.

Miti e leggende di odio, d’amore e dispetti. 

Il mito della distruzione di Pompei ed Ercolano

Uno dei miti più famosi riguarda proprio l’eruzione del 79 d.C., che distrusse le città romane di Pompei ed Ercolano. Secondo la leggenda, il dio Vulcano (conosciuto anche come Efesto nella mitologia greca) il signore del fuoco e dei vulcani, era furioso con gli abitanti di queste città per le loro azioni immorali.

Quindi per punirli, scatenò l’ira del Vesuvio, facendo eruttare il vulcano e seppellendo le città sottostanti sotto un manto di cenere e lava.

Questa leggenda riflette l’antica credenza che i disastri naturali fossero il risultato dell’ira degli dei. Che per punire le azioni degli uomini, si scagliano contro di essi in modo catastrofico.

La leggenda del Monaco malvagio

Per non parlare della leggenda legata a un monaco malvagio e crudele, che si recò sul Vesuvio per chiedere di esaudire un suo piano spietato. Ma il Vesuvio indignato dalla richiesta del Monaco, anziché accogliere la sua preghiera iniziò a sputare fuoco, mandando a valle un cavallo con gli occhi infiammati. Il cavallo rincorse il malvagio monaco e con un colpo di zoccolo, lo colpì facendolo finire in un baratro di fuoco e fiamme. 

Quel punto è oggi conosciuto come Atrio del Cavallo e il baratro è denominato Fossa del Monaco. 

Come nacquero il Vesuvio e Capri, secondo la leggenda

Il Vesuvio, tuttavia, ha talmente alimentato l’immaginazione di numerosi scrittori, tanto che quest’ultimi vi hanno creato delle vere e proprie storie d’amore. E il caso della leggenda scritta e raccontata da Matilde Serao. Che narra la storia di un’amore impossibile tra il fanciullo Vesuvio dal carattere focoso e irascibile e una splendida ragazza di nome Capri, che al contrario era dolce e tranquilla. 

I due giovani si conobbero e si innamorarono l’uno dell’altro, Capri riusciva con il suo carattere pacato a placare l’ira di Vesuvio, ma la famiglia di Capri appena seppe della relazione si oppose. 

Capri venne imbarcata su una nave diretta in un luogo lontano da Vesuvio, ma la fanciulla in preda alla disperazione si lanciò tra le onde trovando la morte. Ed è proprio in quello punto che emerse la famosa isola, che da lontano ha il profilo del volto di una donna. 

Veduta di Capri da lontano

Vesuvio, invece,  appena seppe della morte di Capri iniziò a piangere lacrime di fuoco e la rabbia lo fece trasformare in  vulcano, al cui interno ribolle ancora il fuoco dell’amore verso la sua amata. 

Da allora Vesuvio e Capri vivono uno di fronte all’altro senza avere la possibilità di toccarsi, ma guardandosi con infinita dolcezza e amore. 

Lacrima Christi e la leggenda dell’Angelo Lucifero

Ma le leggende sul Vesuvio non finiscono, ce ne sono infinite, come quella della nascita proprio sulle pendici del vulcano di un pregiato vigneto che produce un vino prezioso e amato, la lacryma Christi. Si narra che la nascita del famoso vino rosso sia legata a Lucifero, l’angelo più bello del paradiso, che venne cacciato da Cristo per la sua disobbedienza. 

Quest’ultimo per dispetto rubò un pezzo di paradiso e cadendo negli inferi formò una voragine da cui nacque il Vesuvio. Cristo quando si accorse del furto riconobbe nel bellissimo Golfo di Napoli il suo paradiso perduto e iniziò a versare lacrime di sangue che scesero lungo le pendici del Vesuvio, facendo nascere il pregiato vino Lacryma Christi.

Insomma, la natura focosa, spaventosa, distruttiva del vulcano più famoso al mondo ha sempre attratto la curiosità di tutti.  Anche degli stessi scrittori che vi hanno costruito storie e leggende legate al potere devastante di questo potentissimo vulcano. 

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