Chi una sola volta nella vita non ha sentito parlare del ” Cave Canem”. Questa dicitura che in latino significa ” Attenti al cane”, veniva posta all’ingresso delle case degli antichi Romani. La più famosa è quella ritrovata su un mosaico pavimentale nella casa del Poeta Tragico di Pompei (Regio VI, Insula 8, nº 5).
Una dicitura, quindi, antica 2000 anni, che veniva utilizzata per avvertire qualche malintenzionato o chi si accingeva ad entrare nell’abitazione del proprietario, che lì era presente un cane feroce.
Gli antichi abitanti di Pompei, non erano soliti utilizzare cartelli con scritte per effettuare un banale avvertimento, ma utilizzavano ogni forma d’arte, come appunto i mosaici.
Il famoso mosaico del Cave Canem raffigurante un cane minaccioso e feroce in posizione d’attacco legato ad una catena, fa da ingresso a una delle antiche case di Pompei.
Realizzato con tessere bianche, nere e rosse, su pavimento con fondo bianco e rombi neri, con doppia cornice nera lungo tutto il bordo d’ingresso. Riporta ben chiara la scritta Cave Canem ai piedi del minaccioso custode di casa.
Un mosaico prezioso ed eccezionale, che può essere ammirato lungo Via delle Terme, protetto da un vetro temprato.
I mosaici nella casa del Paquio Proculo e nella casa di Orfeo
Ma la raffigurazione del miglior amico e custode dell’uomo, non è l’unico esemplare che si può ammirare a Pompei.
I mosaici riportanti la figura di un cane a Pompei, si possono vedere anche nella casa del Paquio Proculo (Regio I, Insula 7, nº 1) e nella casa di Orfeo ( ora conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.)
Qui, a differenza, del mosaico del CAVE CANEM, l’animale è rappresentato senza la famosa scritta, ma comunque legato al guinzaglio all’ingresso dell’abitazione.
Il mosaico del cane rinvenuto nella casa del Paquio Proculo è rappresentato su una porta semi aperta su mosaico pavimentale bianco e nero.
Al contrario, quello ritrovato nella casa di Orfeo e oggi conservato nel Museo Archeologico di Napoli, raffigura un docile animale legato al guinzaglio.
La casa del poeta Tragico di Pompei del Cave Canem
E’ nella casa del Poeta Tragico di Pompei che fu ritrovato il famoso mosaico pavimentale del Cave Canem.
L’abitazione che si trova alle spalle del Foro Centrale, esattamente nella regio VI, ha due ingressi.
Uno che affaccia in Via Terme, dove è possibile ammirare il mosaico del Cave Canem, protetto da una grande vetrata. E un altro nel vicolo della Fullonica, che è l’unico che permette l’accesso all’interno della domus del Poeta Tragico.
La casa composta da un peristilio e da un atrio, con al centro l’impluvium, deve il suo nome non al famoso mosaico del Cave Canem. Ma ad un altro mosaico ritrovato nell’atrio e oggi conservato al Museo Nazionale di Napoli.
Il mosaico, in questione, rappresenta la scena di due attori che si preparano per una recita.
Ma non solo, all’interno del soggiorno della domus furono ritrovati grandi quadri raffiguranti personaggi mitologici. Oggi, anch’essi conservati al Museo Nazionale di Napoli (le Nozze di Zeus ed Hera sul monte Ida, la scena di Achille e Briseide e la Vendita degli amorini).
Ciò che rimane visibile, attualmente, è solo l’affresco di Arianna abbandonata da Teseo.
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